Le origini del rugby in Toscana? Giornata di studi alle Oblate, 29 ottobre

Martedì 29 ottobre l’Associazione Culturale Navicellai presenta Le origini del rugby e il Calcio fiorentino, una giornata di divulgazione storica sui legami che connettono lo sport della palla ovale al tradizionale gioco di lotta con la palla della città di Firenze.

Dalle ore 11:00 presso la Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo, 24 a Firenze) si alterneranno nella sala Sibilla Aleramo la proiezione del documentario Ellis? No, un’altra origine del rugby, prodotto da Navicellai e frutto del lavoro di ricerca storica condotto per quattro anni da Matteo Poggi e Filippo Giovanelli, e una tavola rotonda con voci autorevoli provenienti dal mondo accademico, archivistico e sportivo per un dibattito avvincente intorno a un tema di storia dello sport che diventa sempre più pressante: l’origine del rugby è in Italia?

A provare a rispondere a questa domanda ci saranno Matteo Poggi e Filippo Giovanelli, autori nel 2021 del volume Leghorn 1766 che ha messo per la prima volta in correlazione con solidi indizi storici in gioco del calcio fiorentino e le origini del rugby, la direttrice dell’Archivio di Stato di Livorno Marianna Volpin, il presidente della Società italiana di Storia dello Sport Sergio Giuntini, il direttore della rivista Nuovi Studi Livornesi ed ex direttore dell’Archivio di Stato di Livorno Massimo Sanacore, il direttore di Fango e Sudore – il Museo del Rugby Corrado Mattoccia, il presidente di FIR Toscana Riccardo Bonaccorsi e il consigliere della Federazione Italiana Rugby Antonio Luisi.

Secondo il mito le origini del rugby risalgono al 1823, quando l’alunno della public school di Rugby William Webb Ellis, con un gesto rivoluzionario, avrebbe preso la palla con le mani durante una partita di football, portandola all’altro estremo del campo e segnando la prima meta della storia.

In realtà le prove storiche di questo evento sono sostanzialmente nulle. Più evidenti sono invece i legami tra il rugby dei primordi giocato nei primi decenni dell’Ottocento nella scuola di Rugby e il calcio fiorentino giocato secondo la variante in voga a Livorno nella seconda metà del diciottesimo secolo: due giochi che condividono un ampio numero di regole, lo svolgimento tipico delle azioni, la condotta cavalleresca delle due squadre al termine delle ostilità.

Con il volume Leghorn 1766 e con il documentario Ellis? No, un’altra origine del rugby, entrambi prodotti da Navicellai, Matteo Poggi e Filippo Giovanelli hanno provato a documentare nel modo più approfondito possibile questo legame, che sarà messo alla prova nella dibattuta tavola rotonda nel pomeriggio di martedì 29 ottobre.

La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali del presidente del Consiglio comunale della Città di Firenze Cosimo Guccione e dell’assessora allo sport del Comune Letizia Perini, oltre al presidente del Calcio Storico Fiorentino Michele Pierguidi. Entrambe le istituzioni hanno nel passato supportato la ricerca storica sulle origini del rugby promuovendo l’invio di una lettera a tutte le principali federazioni rugbistiche internazionali per metterle al corrente dei risultati ottenuti.

Il programma dettagliato del convegno è contenuto nella locandina in calce.

Comunicato stampa “Il rugby tra Livorno e l’Inghilterra”

A Livorno le origini del rugby, una mostra spiega perché

Sabato 12 ottobre alle ore 16, presso l’Archivio di Stato di Livorno (ingresso da via della Banca, 2) la presentazione della mostra digitale “Il rugby tra Livorno e l’Inghilterra”, dedicata ad uno dei misteri più avvincenti della storia dello sport: le origini del nobile gioco del rugby.

La mostra, promossa dall’Archivio di Stato di Livorno in collaborazione con la Biblioteca Labronica, spiega, attraverso documenti e immagini, come e perché, con tutta probabilità, i natali del rugby risiedano nell’antico calcio fiorentino nella variante giocata a Livorno a metà Settecento.

Alla presentazione della mostra, disponibile online all’indirizzo https://asli-calciofiorentinoalivornonelxviiisecolo.movio.it/, interverranno Andrea Addobbati, docente di storia moderna all’Università di Pisa, Matteo Poggi, Filippo Giovannelli e Massimo Sanacore, curatori della mostra insieme a Daniela Tazzi, archivista e Marianna Volpin, direttrice dell’Archivio di Stato di Livorno.

I documenti in mostra, scoperti da Matteo Poggi e Filippo Giovannelli, già autori del libro “Leghorn 1766. Il Calcio Fiorentino e l’origine del Rugby”, evidenziano quanto la prima versione del rugby, quella nata negli anni Trenta dell’Ottocento, riprenda numerosi elementi del calcio fiorentino così come veniva giocato dai livornesi a metà Settecento: il numero dei giocatori, i ruoli e la loro disposizione in campo, lo schema e le principali regole di gioco, prima fra tutte la corsa in avanti di un giocatore che con la palla in mano deve dribblare i difensori, e poi il famoso “terzo tempo”.

Ma in che modo questi due giochi di lotta con la palla si sono incontrati e come da Livorno il calcio fiorentino, che tanto appassionava i livornesi, è arrivato nella cittadina inglese di Rugby, dove si è giocata la prima partita del celebre gioco con la palla ovale? La risposta a queste domande è tutta nella mostra “Il rugby tra Livorno e l’Inghilterra”: attraverso un affascinante viaggio da Livorno e Liverpool, navigando tra immagini, storie e pezzi di archivio, ci immergiamo nella Livorno del Settecento, quella “Livorno della Nazioni” in cui era fiorente la Nazione Inglese, tassello fondamentale di questa storia. Le origini del rugby, infatti, affonderebbero le proprie radici nella comunità inglese di Livorno, che qui si sviluppa fin dai primi del Seicento grazie alle cosiddette Livornine. Come confermano i documenti ora visibili online, non solo gli inglesi di Livorno ben conoscevano e apprezzavano il calcio fiorentino giocato dai livornesi ma nell’incontro tra i due giochi sembra essere stata determinante la famiglia dei mercanti inglesi Earle. Arrivata a Livorno da Liverpool a metà Settecento, secondo quanto scoperto da Matteo Poggi e Filippo Giovannelli, fu proprio grazie a questa famiglia inglese che il calcio fiorentino nella sua variante livornese giunse in Inghilterra e qui nel primo Ottocento gettò le basi della versione antica del rugby, ovvero il football.

Come scrivono Poggi e Giovannelli nel libro “Leghorn 1766”, “la pura invenzione del gioco quindi non si deve all’Inghilterra, ma all’Italia, nello specifico a Firenze e Livorno. In ragione di ciò si deve ammettere che l’origine del gioco del rugby non risiede in Inghilterra bensì in Italia, e che senza l’esistenza e la conoscenza del calcio fiorentino/livornese verosimilmente sarebbero mancati i presupposti per la nascita di questo importante e bellissimo sport”.

NOTA BENE:
i curatori della mostra saranno a disposizione dei giornalisti per eventuali interviste il giorno della presentazione, sabato 12 ottobre, dalle ore 15.30 presso l’Archivio di Stato di Livorno (ingresso via della Banca 2).

Ellis? No, un’altra origine del rugby – TEATRO PUCCINI – 3/4/2024 ore 17.15

[SAVE THE DATE]
🗓️ 3 aprile 2024
📍Teatro Puccini – Firenze
⏱️ore 17:15

🎥 Dopo il successo della Presentazione nazionale di Colleferro (Roma) una nuova proiezione gratuita del documentario Ellis? No, un’altra origine del rugby,

📃 L’evento è realizzato per celebrare la presentazione della ricerca all’attenzione di World Rugby, la federazione internazionale della palla ovale, e delle principali federazioni internazionali da parte dell’Assessorato allo Sport del Comune di Firenze, come nuovo e importante contributo alla Storia dello Sport Moderno

💙 Per festeggiare l’occasione, Navicellai mette in palio due maglie della Nazionale Italiana autografate da Niccolò Cannone, Lorenzo Pani, Stephen Varney e dal Capitano Michele Lamaro, firmate dopo la storica vittoria con la Scozia.
Le due maglie saranno estratte a sorte gratuitamente fra tutti i partecipanti.
Un ringraziamento a FIR Toscana e Comune di Firenze per il supporto fornito e al Firenze Rugby 1931 che ha a suo tempo contribuito alla realizzazione di questo progetto

🎬 Ci vediamo il 3 aprile!

Per saperne di più
navicellai.it
fb.me/ellis.docufilm

LE RADICI DEL RUGBY – OLTRE IL MITO DI WILLIAM WEBB ELLIS

Trailer del documentario: ELLIS? No, un’altra origine del rugby – di Matteo Poggi

Sono passati circa due anni dalla pubblicazione da parte di Navicellai di Leghorn 1766, l’indagine storica sulle origini del rugby, al di là del mito fondativo di William Webb Ellis.
Il prossimo 8 settembre, a Parigi, verrà dato il calcio d’inizio alla decima edizione della Coppa del Mondo di rugby, nell’anno in cui il gioco festeggia il duecentesimo anniversario della sua data di fondazione.
Secondo la leggenda, infatti, lo studente del college di Rugby che rispondeva al nome di William Webb Ellis, stufo delle sciocche regole del football giocato allora nella scuola, esprimeva un profondo atto di ribellione raccogliendo e giocando il pallone con le mani, anziché con i piedi. Nasceva così, nel 1823, quello che sarebbe poi diventato lo sport della palla ovale.
A William Webb Ellis è tutt’oggi consacrato il trofeo che la squadra vincitrice della Rugby World Cup alza al cielo il giorno della finale.
La verità storica dietro il racconto, però, è diversa. C’è un filo rosso che collega in maniera indissolubile Firenze, Livorno, Liverpool e Rugby. C’è un’eredità tracciata nella storia che attraversa i decenni e trasforma il gioco del Calcio Fiorentino, gioco di lotta con la palla ancora oggi rievocato ogni mese di giugno nel capoluogo toscano, in quello che oggi conosciamo come rugby.
Dopo quanto raccontato nel volume Leghorn 1766, Navicellai scoperchia il vaso di Pandora delle radici del rugby portando sugli schermi la sua versione dei fatti, suffragata da fonti e documenti d’archivio, attraverso un documentario: Ellis? No, un’altra origine per il rugby di Matteo Poggi, patrocinato dal Comitato regionale toscano della Federazione Italiana Rugby e di Fango e sudore – Il Museo del Rugby.
Un lavoro storico finemente cesellato che vedrà la luce nel prossimo mese di ottobre, con due proiezioni già fissate a Firenze e Livorno. Per il momento, l’attesa sale con le prime immagini di lancio, offerte da Navicellai. Il trailer di un’opera che può regalare un’inattesa verità: che il gioco di cui si celebra il duecentesimo anniversario abbia origini ancora più remote, venga da molto più lontano. Da una città portuale unica al mondo, con una vocazione talmente internazionale da vedere il proprio nome tradotto nelle principali lingue straniere, come per le grandi capitali d’Europa. Una città che i britannici chiamavano Leghorn e dalla quale riportarono a casa usi, costumi e un libro, un elenco di regole per disputare un gioco di lotta con la palla che avrebbe fatto molta strada.

ELLIS? No, un’altra origine del rugby
di Matteo Poggi,
prodotto da Navicellai, 2023
riprese e montaggio: Lorenzo Maschio
colonna sonora: Whisky Trail – Materiali Sonori
tratto da Leghorn 1766, il calcio fiorentino e l’origine del rugby
di Filippo Giovannelli – Matteo Poggi (Navicellai, 2021)
durata documentario: 48 minuti


Contributi di:
Antonio Luisi (Vice Presidente Federazione Italiana Rugby)
Riccardo Bonaccorsi ( Presidente Comitato Regionale Rugby Toscana)
Corrado Mattoccia (Presidente de “Fango e Sudore”, Museo del Rugby Italia)
Michele Pierguidi ( Presidente Calcio Storico Fiorentino)
Cosimo Guccione (Assessore Sport Comune di Firenze)
Massimo Sanacore (Direttore rivista “Nuovi Studi Livornesi”, Archivio Stato di Livorno)
Filippo Giovannelli (Autore, Presidente Corteo della Repubblica Fiorentina)
Matteo Poggi (Autore)
e con la voce narrante di Bernardo da Prato, interpretata dall’attore Lorenzo Lombardi


Patrocinio: Comitato Regionale Rugby Toscana, Museo “Fango e Sudore”, Artena (Roma)